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Tanto è vero che parecchie opere che hanno vissuto più esposizioni ne riportano i segni. Che non vengono ripresi ne restaurati, ma invece arricchiscono il quadro di condivisione e partecipazione, iniziativa decisamente non convenzionale e controcorrente. Come d’altronde tutte le opere di Jimmy che, in particolare con le collezioni “PROFILI POLITICI”, “fotografa” scenari politici, di cronaca, di costume, di rilevanza sociale ed etica, con bruciante stile politically incorrect, senza timori reverenziali nei confronti di alcuno. PROVOCATIVE ART è forse la definizione più mirata a tratteggiare il lavoro di Jimmy. Scandali, vergogne private e pubbliche, ingiustizie e ladrocini vari vengono messi alla berlina con ironia, puntualità, imbarazzante crudezza e verità. Politica, religione, costume, cronaca, attualità trovano una visibilità di cui probabilmente farebbero a meno ma che invece vengono apprezzate dai “fuori casta” di ogni strato sociale, e velatamente promosse e comunicate dai soggetti che, in quel caso specifico, non sono presi di mira, ma che lo sono già stati o ambiscono ad essere successivamente attenzionati (o rischiano loro malgrado di esserlo). Opere di Jimmy sono state esposte nei più diversi contesti dedicati all’arte, alla moda, allo show-business, al food & beverage. Molti pezzi sono proprietà di Aziende operanti nei settori dell’industria, della comunicazione, dello spettacolo. Parecchi “presidiano” redazioni e sedi di partiti, nonché le residenze di importanti ed autorevoli personalità, spesso protagonisti dell’opera. Alcuni, di proprietà dell’autore, vengono esposti su richiesta o vivono in flash-mob imprevedibili. Di altri non se ne conosce la sorte. |